mercoledì 1 settembre 2010

Arte e mestiere


Sedici anni fa, dalla pancia della rivista di informazione e critica sui fumetti Fumo di China nacque l'Associazione Fumettisti, un'organizzazione che aveva lo scopo di dar voce alla categoria e di combatterne le battaglie. Riunì circa un centinaio tra professionisti e aspiranti. Per quattro anni produsse un bollettino trimestrale (o quasi) che si chiamava esattamente come questo blog.
Torna ora sull'onda della mobilitazione per i cosiddetti "Stati Generali del Fumetto" che dovrebbero tenersi quest'anno a Lucca in occasione della tradizionale manifestazione fieristica. L'ipotesi di riunire a convegno tutte le figure professionali del settore per fare il punto della situazione sullo stato del mercato fumettistico italiano ha suscitato in rete nei giorni scorsi un vivace dibattito, che potete seguire andando ai vari blog che trovate nell'elenco di "Tutti i link" qui accanto. Per dare un contributo fattivo alla preparazione dell'incontro lucchese ho deciso di tirare fuori dalla naftalina quei fascicoli per metterli a disposizione di tutti in formato pdf, liberamente scaricabili.
Li posterò uno dopo l'altro nelle prossime settimane nella sezione "Download Archivio" che trovate, anch'essa, qui accanto in alto a destra. Tanto per far conoscere a tutti cosa è già stato detto e fatto in passato sull'argomento che gli "Stati Generali" si apprestano ad affrontare.


Poi si vedrà.
Questo blog potrebbe concludere la sua attività restando solo un archivio di quelle storiche pagine.
Se i colleghi fumettisti vorranno invece adottarlo come punto di incontro dei loro interventi per proseguire il lavoro iniziato a Lucca, sarò felice di metterlo a disposizione della categoria per informare chi fa fumetto di quanto succede nel nostro piccolo mondo professionale, dalla nascita di nuovi editori, alla presentazione di concorsi di settore, alla segnalazione di opportunità di lavoro in Italia e all'estero, alle testimonianze positive o negative delle esperienze di colleghi e colleghe.
Il blog infatti non è mio, ma di tutti noi. Facciamone l'uso migliore.




9 commenti:

  1. Mi sembra un ottima cosa questo blog.
    Resto in attesa del secondo Download.

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  2. Mamma mia, a 24 anni ero davvero insopportabile!
    Ma che fastidio!

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  3. Che ci vuoi fare, ognuno è lo scheletro nell'armadio di se stesso! :-)

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  4. Sono arrivata al bollettino 3, molto interessanti nei temi che trattava.

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  5. Buongiorno, intanto che continuo la lettura volevo dire che i temi che si affrontano nei vari bollettini mi paiono buoni come linee guida per una nuova associazione. Il problema è che, ovviamente, si dovrebbe aggiornare il tutto e, al momento, mi sembra che non sia facile trovare qualcuno che conosca veramente i vari aspetti legali di questo mestiere che abbia tempo per scriverne. Una domanda che mi sorge riguarda il fatto che la vostra iniziativa, per quanto meritevole, si è chiusa in un periodo che, a confronto con adesso, pare oro. Pensa che ci siano possibilità, oggi? Forse la maggiore disperazione può essere uno stimolo ma è vero che adesso mancano, per via del mercato, sempre più gli editori (intendo quelli seri) e di conseguenza anche gli autori professionisti, disposti ad investire qualche soldo e tempo in un'associazione in Italia. Ovviamente è poi una spirale, pochi iscritti, poca importanza dell'associazione e meno voglia di iscriversi.
    Non voglio sembrare pessimista ma la sua mi pare l'unica proposta concreta da quando si discute della situazione del fumetto, mi sembra che tutti abbiano il loro rospo da tirar fuori e magari pure voglia di far cambiare le cose peccato che poi, la mancanza di conoscenza e la difficoltà di avere un'idea applicabile mandano in vacca il tutto. Tiriamo fuori delle idee, questa dell'associazione può essere una, vediamo se potrebbe avere seguito, guardiamo chi potrebbe contribuire alla nascita di una cosa del genere, meditiamo sul passato, sul presente e vediamo che si può fare adesso.
    Io continuo a pensare che fare informazione sia una delle poche armi rimastaci anche se tutte le informazioni del mondo possono servire solo a chi le cerca. Temo poi che si possa fare qualcosa solo per le situazioni migliori, per la piccola editoria italiana prevedo l'immutabilità quasi assoluta.

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  6. al solito marcello fa la cosa giusta. Gli argomenti di sedici anni fa sono ancora attuali: purtroppo. Due argomenti che dovrebbero servire a riprendere in mano la situazione.

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  7. Ciao Claudia. Intanto dammi del tu: siamo colleghi, e per di più entrambi amici di Luca. Quanto basta per evitare formalismi, indipendentemente dall'età! :-)
    Tanto per chiarire la situazione: l'Associazione Fumettisti non è mai stata chiusa (saremmo dovuti tornare dal notaio ecc. ecc.), ma è semplicemente andata in sonno. Per risvegliarla, come vedi, è bastata la chiamata all'adunata lucchese! Naturalmente, per adesso, si tratta di un "dormiveglia" che si è concretizzato in questo blog con, al momento, solo lo scopo di mettere a disposizione di chi non c'era (o era distratto) quanto si provò a fare tre lustri or sono. Con scarsi risultati, come hai potuto constatare. Quanto a riattivare concretamente l'Associazione... mah, vediamo da che parte soffia il vento. Intanto c'è di buono che mentre quindici anni fa anche solo per fare il bollettino servivano soldi (stampa, lavoro redazionale, spedizione ecc.), oggi la tecnologia ci consente di farlo in forma di blog senza spendere una lira. Per l'informazione, dunque, non c'è problema. Chi ha domande può farle, e chi ha risposte può darle, qui. Professione Fumettista si offre per convogliare le une e le altre, al momento liberamente circolanti nei più svariati blog che non sempre è facile andare a inseguire o della cui esistenza essere al corrente. Questo può essere un primo passo. Se l'assise che si terrà a Lucca e quanto ne nascerà vorrà usare questo blog per pubblicare gli "atti" del convegno e tenere i contatti tra partecipanti e interessati per nuovi incontri, il blog è a disposizione.
    Se da tutto questo, fra tre mesi come fra tre anni, nascesse la volontà di riportare decisamente in vita l'associazione, allora potremo pensarci, cercando di inventarci nuove modalità (adeguate ai tempi e alle nuove tecnologie) per l'elezione di presidente e consiglieri (o altre cariche più fattive, o nessuna carica), per varare un nuovo e più adeguato statuto e quant'altro. Farlo ora, credo, sarebbe mettere il carro davanti ai buoi. Come, forse, ha fatto in questi anni il Silf cercando di adeguare la categoria al sindacato e non l'opposto. Attendo ancora da Gianfranco Goria una serena e onesta disamina di quanto ha fatto o non è riuscito a fare il Silf in questi anni, perché anche da questo dipende cosa fare in futuro.
    Intanto, che la rilettura del bollettino serva a evitare il già fatto senza costrutto: una riunione (l'avevo completamente dimenticato) l'avevamo già fatta insieme a Sergio Rossi e a tutta la banda di UmbriaFumetto. Non servì a molto. Che gli "Stati Generali" trovino dunque forme diverse e più costruttive, se possibile.
    All'appello mancano ancora due o tre bollettini. Purtroppo i file relativi presentano grossi problemi di font e impaginazione e devo trovare il tempo per lavorarci. Le cose più pregnanti, comunque, sono nei bollettini già disponibili.
    Sempre se trovo il tempo, cercherò di fare un patchwork delle posizioni, proposte e idee venute fuori nei blog segnalati qui accanto, in modo da dare un quadro riassuntivo dello stato attuale del dibattito.

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  8. Condivido diverse cose del tuo punto di vista. Volevo giusto dire altre due cose. Quando parlavo di cercare le persone adatte è perché alle volte su internet nascono mille domande ma poi in pochi danno risposte e nascono delle "leggende urbane" fondati sulla ignoranza o la voglia di non dire. Spesso chi ha una buona preparazione ha anche di meglio da fare ( e lo capisco), per questo parlavo del contare le persone che possono avere dati e tempo per cimentarsi in questa impresa notevole, per non rischiare di fare qualcosa che poi muore in capo a pochi mesi.
    Sulla questione SILF io ho molte riserve. Temo che quel sindacato sia nato senza un settore che lo sosteneva e gli addetti non mi sembrano aver mai troppo confidato nel sindacato. Però anche questa esperienza può insegnarci qualcosa, possiamo cercare di capire cosa non ha funzionato. Perché nonostante i numerosi problemi dei lavoratori non si rivolgevano a G.Goria? Non sapevano esistesse? Partivano già pensando non servisse a niente e allora perché pagare una tessera? E' un sindacato troppo distante dai lavoratori? C'era un accentramento troppo forte attorno ad una sola persona?

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