mercoledì 27 ottobre 2010

Also sprach Claudio Stassi


A pochi giorni dalla Tavola Rotonda lucchese che cerca di avviare un dibattito della e sulla categoria dei fumettisti, l'organizzatore Claudio Stassi ne parla diffusamente in un'intervista su Exibart. Tanto per arrivare più "preparati" all'appuntamento, leggetevela qui!

venerdì 22 ottobre 2010

Pagare moneta, vedere disegno


Un ulteriore elemento di discussione per la categoria, in vista della Tavola Rotonda lucchese, viene da Marco Bianchini, noto disegnatore bonelliano e non solo, e riguarda i disegni che vengono chiesti ai fumettisti in occasione delle mostre di settore. Lascio la parola a Marco:

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PER LA DIFESA DEL LAVORO DEI DISEGNATORI DI FUMETTO
Manifesto
La Scuola Internazionale di Comics intende promuovere una campagna di sensibilizzazione per la difesa del lavoro di tutti i disegnatori del fumetto.
Poiché siamo quotidianamente a contatto con tanti professionisti, abbiamo raccolto le loro riflessioni e ci facciamo portavoce del loro malcontento. Come loro, anche noi crediamo che sia necessario cambiare una pessima abitudine che negli anni si è consolidata: il fumetto è un’arte, ma in Italia soffre di una svalutazione culturale, nonostante le capacità dei disegnatori italiani.
Anche questo può aver contribuito a far nascere una falsa idea del lavoro dei disegnatori del fumetto, diffondendo la convinzione che la loro opera abbia minore dignità rispetto a quella di altri artisti.
Sempre più spesso i disegnatori si sentono traditi nel loro entusiasmo di condividere il loro lavoro con i fan.
Ecco la principale fonte di malcontento tra i disegnatori: alle fiere regalano infaticabilmente la loro professionalità e la loro arte per poi vederla svenduta su internet: spesso vediamo disegni “svenduti” anche per 5 euro, in questo modo anche il talento del disegnatore è svalutato.
Tutto il loro lavoro, la loro esperienza, la loro fatica vengono svenduti per niente.
Questa situazione marcia parallelamente a quella in cui un disegnatore si trova a dover rispondere a quesiti umilianti del tipo: “Tu chi sei? Che fumetti hai fatto? Ah! Allora mi fai un disegno?” per poi magari vedere il foglio accartocciato da qualche parte perché in fondo averlo non era poi così importante.
La Scuola Internazionale di Comics vuole sostenere e accompagnare i disegnatori in una rivoluzione di questo sistema che sminuisce la loro professionalità, per cercare di dare il giusto peso alla loro arte.
Per questo chiediamo a tutti quelli che condividono questo pensiero e che intendono attivamente spalleggiarci in questa battaglia educativa, di sottoscrivere questo documento per far sentire la loro voce e di rifiutarsi, nelle manifestazioni a venire, di prestare la loro opera gratuitamente. Da ora in poi chi vorrà un disegno potrà averlo dietro compenso o dopo aver acquistato le pubblicazioni dei disegnatori.
La Scuola Internazionale di Comics da parte sua, si impegnerà a far circolare questo documento e inviarlo poi ai media, agli organizzatori delle fiere e alle case editrici, ai suoi studenti e a tutti quelli che seguono le attività della scuola perché chi lo condivide possa sottoscriverlo. Per dare l’avvio a questa nuova tendenza, noi della Scuola Internazionale di Comics, in occasione di Lucca Comics chiederemo ai nostri insegnanti di esporre il loro tariffario quando disegneranno per i fan presso il nostro stand.
E chiederemo loro di applicare senza timore le tariffe che hanno stabilito.

La campagna vede il contributo dell’avvocato Eleonora Trigari, che si esprime a favore del manifesto. Eleonora è un avvocato milanese esperta in diritto d’autore che presta la sua opera ad artisti su tutto il territorio nazionale:
Molto correttamente la Scuola Internazionale di Comics utilizza l’espressione “svalutazione culturale”. In Italia all’arte sequenziale non viene infatti riconosciuto un adeguato valore artistico, come invece avviene in altri Paesi. Ciò nonostante lo studio, la passione e la dedizione che stanno dietro alle opere a fumetto.
Si consideri che in Italia il fumetto non gode nemmeno di una tutela legislativa specifica. Esiste una proposta di riforma volta ad introdurre una disciplina ad hoc per le opere a fumetto, ma si tratta di un progetto tuttora arenato (disegno di legge n. 3298 del Senato della Repubblica, XIV legislatura,Protezione del diritto d’autore delle opere a fumetti“ - comunicato alla Presidenza l’11 febbraio 2005-). Sarebbe invece di grande importanza una riforma, tra l’altro, per il valore in sé dell’espresso riconoscimento, anche a livello legislativo, del fumetto come forma d’arte.
Infatti, le conseguenze della svalutazione culturale dell’’arte sequenziale sono molteplici.
Innanzitutto, ciò incide, in negativo, sulle condizioni lavorative dei disegnatori. Basti pensare agli innumerevoli contratti a progetto che malcelano rapporti di lavoro subordinato e che i disegnatori, soprattutto i giovani artisti, si trovano “costretti” a sottoscrivere pur di poter lavorare. Oppure al mancato riconoscimento della proprietà degli originali delle tavole da parte delle case editrici.
Gli stessi disegnatori sono direttamente vittime della svalutazione culturale dell’arte sequenziale, in quanto molto spesso non sono consapevoli dei diritti loro spettanti e non sono quindi in grado di tutelarli. Ne è un esempio palpabile il fatto che molti pensano che una volta firmato il contratto di edizione tutti i diritti di autore si trasferiscano automaticamente alla casa editrice, mentre non è necessariamente così.
Occorre quindi che i disegnatori per primi rivendichino a gran voce la dignità artistica delle loro opere e il valore del loro lavoro e che si impegnino attivamente per la tutela dei loro diritti, dei quali anzitutto devono prendere coscienza.
Tutti coloro i quali hanno a cuore la cultura e l’arte dovrebbero appoggiarli, perché tutto ciò che non favorisce la diffusione dell’arte e della cultura è di per sé negativo dal punto di vista sociale. “
Avv. Eleonora Trigari


Il disegno è un classico "schizzo" da mostra del fumetto ed è World © Marcello. Tutti i diritti riservati.

martedì 12 ottobre 2010

Professionisti a Tavola

Ci siamo, gente! La Tavola Rotonda, da qualche parte (anche qui sotto) chiamata pure "Stati Generali del Fumetto", è alfine realtà. Qui di seguito il relativo Comunicato Ufficiale con tutte le informazioni al momento disponibili:
Siamo lieti di comunicarvi che Domenica 31 Ottobre 2010 alle ore 17:00, presso una delle sale del Museo del Fumetto (MUF) di Lucca, in concomitanza con la manifestazione Lucca Comics and Games, si terrà un incontro tra gli autori e gli addetti ai lavori dal titolo: “Una Tavola Rotonda-Autori a confronto”. L'evento è organizzato dall’autore Claudio Stassi e moderato dall’autore e giornalista Luca Boschi.
All’ordine del giorno con interventi misurati e cronometrati al fine di dare parola a più autori e addetti ai lavori possibili, si approfondiranno diversi aspetti:
-Ivo Milazzo parlerà del contratto tra autori ed editori e della legge sul diritto d’autore.
- L'avvocato Raffaella Pellegrino, esperta di diritto d'autore, approfondirà l’aspetto legislativo, analizzando le leggi vigenti a tutela della professione.
- Rifletteremo, in analisi di confronto, sui contratti esteri con autori italiani che lavorano per il mercato americano e francese (interventi di Michele Petrucci, Matteo Casali, Emanuela Lupacchino, Luca Enoch, Otto Gabos).
- L’AFUI, nella rappresentanza del Presidente Daniele Pignatelli, interverrà con un'analisi sullo stato delle vendite nelle Librerie specializzate.
- Marcello Toninelli interverrà sull’esperienza dell’ Associazione Fumettisti, creata negli anni Novanta, e del valore di quella iniziativa.
- Michele Ginevra interverrà nel merito d’iniziative istituzionali, pubblicitarie, formative e didattiche che possono espandere l'ambito di diffusione e percezione del Fumetto.
- Gli autori Ratigher e LRNZ, rispettivamente editor e art director della rivista "Pic Nic", free-press di fumetti italiano, descriveranno la loro originale esperienza editoriale.
- Sarà presente un rappresentante del SILF(Sindacato Italiano Lavoratori del Fumetto).
Chiunque potrà partecipare alla Tavola Rotonda.
- Gli autori (sceneggiatori, disegnatori, coloristi, letteristi, grafici, copertinisti…);
- Gli editori (editori che distribuiscono in edicola, editori che distribuiscono in libreria, associazioni culturali, autoproduzioni…);
- Gli Addetti ai lavori (editor, traduttori, edicolanti, librai)
Chi volesse intervenire all'incontro potrà mandare un'e-mail all’indirizzo di posta elettronica c.stassi@gmail.com
Sarà programmata una scaletta con interventi dal pubblico.
L’intera Tavola Rotonda sarà registrata e pubblicata sul web.
Nell’attesa, auguro a tutti buon lavoro. Cordialmente,
Claudio Stassi
Luca Boschi


lunedì 4 ottobre 2010

Maledetti disegnatori!

Se volete farvi un'idea del perché è così difficile sindacalizzare i fumettisti, oggi c'è in rete un bell'esempio di dichiarazioni d'amore tra colleghi. Lo trovate qui
Il postatore del pezzo lo dichiara proveniente dal sito di Michele Medda (inutile che stia a dirvi chi è, suppongo), che però al momento mi risulta non raggiungibile "per manutenzione". Probabilmente si tratta di roba pubblicata tempo addietro. La mano è sicuramente quella dell'autore sardo, che sull'argomento si era già espresso in passato.
Personalmente ho trovato divertenti molti passaggi, ma fastidiosa la supponenza dell'operazione che poteva venire in mente solo a un autore bonelliano. Come molti sanno, infatti, la Bonelli è una casa editrice in mano agli sceneggiatori. I responsabili sono TUTTI e solo sceneggiatori. I disegnatori che lavorano in redazione hanno il mero compito di correggere, nelle tavole inviate dai vari disegnatori, teste e quant'altro secondo le indicazioni dei Signori Sceneggiatori.
Confesso di essermi trovato talvolta anch'io a provare delusione e anche rabbia per come questo o quel disegnatore aveva realizzato una mia sceneggiatura. Capita. Ma mi è anche successo, invece, di restare soddisfatto, e qualche volta addirittura sorpreso e ammirato dal modo splendido in cui erano stati realizzati i miei testi.
Non mi è invece MAI capitato, in veste di disegnatore, di trovare sceneggiature che mi entusiasmassero e facessero venire sincera voglia di metterle su carta.
Mentre prendo atto una volta di più della litigiosità interna del settore, forse inevitabile in un ambiente professional-artistico, mi permetto di chiedere a Michele, che è molto bravo a scrivere considerazioni ironiche, di stendere per onestà intellettuale un pezzo similare sugli sceneggiatori. Divertendomi anche a suggerirgli qualche nome d'ambito bonelliano a cui ispirarsi per delineare le varie tipologie: Castelli, Faraci, Nizzi, Recchioni, Mignacco. E Medda, naturalmente.